Slow life in Barcelona
Sempre piú spesso ascoltiamo parole come overtourism, inquinamento acustico e stress urbano.
Ma le città sono davvero così invivibili come le dipingono?
Ce lo siamo chiesto dopo aver visitato la mostra Urban nature del Rimini Protokoll al CCCB di Barcellona, un viaggio nelle moderne metropoli della solitudine, dagli spazi angusti e geometrici; luoghi tetri di cemento e d’acciaio, disumanizzati e proiettati verso un futuro “logaritmico”.
Siamo nati in città e abbiamo scelto di viverci.
La città é incisa nel nostro DNA, chissà, magari da generazioni… Ecco perché avvertiamo il bisogno naturale di entrare in un cinema, di inseguire spettacoli teatrali e concerti, di immergerci tra quartieri vivaci, mercati rumorosi e strade gremite. Neppure il turismo ci spaventa, perché siamo convinti che sia una risorsa economica, ma soprattutto culturale.
– Non tutti però amano il caos e le moltitudini! – potrebbe ricordarci qualcuno.
– Hai mai conosciuto un eremita di città? – gli risponderemo noi – Seguici!
Ogni metropoli ha le sue piccole oasi di felicità, ma come cercarle? Ecco alcune semplici regole da seguire a Barcellona:
Primo punto. Alzarsi presto, in particolare nel weekend.
Secondo. Indossare scarpe comode e munirsi di una borraccia.
Terzo. Salire o scendere. Non importa la direzione, basta seguire l’istinto e in particolare due colori, il blu o il verde.
Quarto. Spegnere il telefono e abbandonare a casa l’orologio.
Quinto. Portare sempre con sé un buon libro.
Sesto. Osservare con avidità e ascoltare con attenzione. Si potrebbero scoprire cose inaspettate.
Settimo. Non é vietato pensare, ma é ammesso distrarsi.
Ottavo. Salutare tutti gli eremiti che si incrociano sul cammino. Scegli tu la lingua, ciò che conta é il sorriso.
Nono. Attenzione a non seminare rifiuti.
Decimo. Tornando verso il centro, bere un buon caffé.
MotibarnaTours incentiva il Turismo, ma con Responsabilità!